La nostra mente è come un paracadute, per funzionare bene si deve aprire.
Anonimo
“Paolo e Maria erano in viaggio da alcune ore, il treno li avrebbe condotti a destinazione entro sera. Il piccolo viaggiava accanto alla madre, intento a scrutare fuori dal finestrino.
La sua immensa curiosità e fantasia, lo portavano spesso a interrompere la lettura della donna, che pazientemente soddisfaceva ogni suo dubbio.
Maria era concentrata a leggere l’ultimo capitolo del suo autore preferito, un romanzo affascinante ed entusiasmante, quando Paolo decise di interromperla per l’ennesima volta.
La madre un po’ spazientita, mise il segnalibro nel suo romanzo e si rassegnò a esaudire la sua richiesta.
Ad un tratto Maria riaprì energicamente il libro, prese la pagina di pubblicità che fungeva da segnalibro, un’immagine di un oceano ricco di pesci e si mise a strapparla in tanti pezzetti.
Soddisfatta del suo lavoro, diede i pezzettini a Paolo chiedendogli di ricostruire la foto, sperando che il puzzle potesse tenerlo occupato giusto il tempo per concludere il capitolo del suo avvincente libro.
Pochi minuti dopo, la voce del bambino la fece trasalire, Paolo gioendo stava esclamando a gran voce di avere terminato.
Maria nella sua mente si disse che era impossibile, erano passati giusto pochi minuti dall’assegnazioni del gioco.
Verificando il compito, si rese conto che la pagina era stata ricostruita alla perfezione e quindi rivolgendosi al piccolo gli chiese come fosse riuscito a ricomporre tanto velocemente un’immagine ricca di così tanti particolari.
Il bambino fiero rispose: “Non ho fatto nient’altro che ricostruire la foto del grosso cane rappresentato sul retro della pagina che mi hai dato!”.
Maria sorridendo tra sé e sé, pensò che in effetti, era soltanto questione di punti di vista e si mise a riflettere su quanto la mente dei bambini fosse molto più aperta e creativa di quella degli adulti”.
Paola Stangalini
paola.stangalini@georgia-crm.com
15 gennaio 2021
Spesso gli adulti si focalizzano solo su ciò che appare loro di fronte, non considerando quanto sia importante e istruttivo cambiare punto di vista, valutarne le alternative.
La soluzione dei propri problemi dipende anche da questo, da una visione mentale aperta disposta a valutare tutte le possibili sfaccettature e non focalizzandosi solamente su ciò che ci si palesa di fronte.
E’ necessario liberarsi dalle proprie convinzioni, a volte molto radicate in noi stessi, per approcciarci diversamente alla vita e a ciò che ci dona.
Ogni qualvolta siamo disposti a rivalutare una nostra convinzione, cambiandola o eliminandola, conquistiamo un nuovo pezzetto di mondo, composto da nuove visioni ed esperienze, in cui oltre che a crescere personalmente, ci riscopriremo più saggi e maturi.
UNO STRUMENTO:
8 passi per aprire la nostra mente
1. Esercita l’ascolto
2. Metti in discussione te stesso e ciò che ti circonda
3. Liberati da convinzioni e stereotipi
4. Abbandona la tua zona di comfort
5. Non avere paura della “diversità”
6. Non avere paura del confronto
7. Sii curioso
8. Apri la tua mente a tutto ciò che non conosci ancora
UN LIBRO:
“Chi ha spostato il mio formaggio?” di Spencer Johnson
Breve storia (si legge in un’oretta) focalizzata sul cambiamento: “Cambiare sé stessi in un mondo che cambia”.
Interessante riflessione sul concetto di apertura mentale, questa affascinante quanto fondamentale abilità.
Buona lettura!
Paola Stangalini
paola.stangalini@georgia-crm.com
15 gennaio 2021
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