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7 METODI PER RIUSCIRE A COMUNICARE CON SUCCESSO LE TUE IDEE





C'era una volta ...


"Mauro è un uomo solare, cordiale e rispettoso.

Lavora come project manager e la sua vita è serena, ha diversi amici, alcuni hobby e una compagna.

Il lavoro lo soddisfa, svolge le sue mansioni con passione, dedizione e attenzione, ricavandone ottimi risultati.

La società per cui lavora è in crescita, il suo team rivoluzionato, da alcuni mesi ha un nuovo capo a cui fare riferimento: il Sig. Rossetti.

Il nuovo boss, convoca riunioni con una certa frequenza, inizia sempre lui a parlare, dettando direttive e dimostrando disinteresse verso idee e suggerimenti proposti da Mauro e dai suoi collaboratori.

L’opinione comune è che il nuovo responsabile non sia molto apprezzato dai suoi colleghi, il suo atteggiamento di superiorità e indifferenza, non conquista la simpatia di molti.

Le rare volte in cui Mauro necessita di comunicare con Rossetti, avverte una forte sensazione di disagio, una sorta di “blocco intimidatorio” che mette freno alla conversazione ancora prima che sia iniziata. Solo qualche parola pronunciata velocemente e timidamente per poi tornare alle sue attività.

Tutto ciò risulta essere davvero frustrante per Mauro, un uomo determinato, deciso e propositivo che ha sempre espresso le sue opinioni con sicurezza e rispetto.

Ma l’atteggiamento di scarsa considerazione e sufficienza di Rossetti, oltre che infastidirlo, creano in lui una sensazione di difficoltà e insicurezza facendone vacillare la fiducia in sé stesso.  

Non è da Mauro provare questi sentimenti.

Una mattina, durante una delle tante riunioni, il lavoro presentato da Mauro, viene severamente criticato dal suo superiore, mettendolo in evidente imbarazzo di fronte a tutto il team.

Mauro ha lavorato molto sul progetto esposto e trova le “accuse” del suo capo infondate.

Dopo mesi di rimuginazioni e continui rimandi, non intende tollerare ulteriormente questa difficile situazione composta da atteggiamenti svilenti per la sua persona e il suo operato.

Decide sia giunto il momento di confrontarsi con il nuovo boss.

La consapevolezza del lavoro svolto, dell’impegno e del tempo impiegato, lo rassicurano donandogli forza e decisione. Per la prima volta Mauro riesce a rivolgersi a Rossetti con assertività, esprimendo apertamente il suo pensiero con voce ferma e decisa, non intende offenderlo, desidera solamente esprimere le sue opinioni ed essere ascoltato.

Contrariamente a quanto immaginato, Rossetti si dimostra più tollerante del previsto e sorprendentemente silenzioso. Di certo stupito dalle parole e dalla determinazione di Mauro.  

Questo episodio segnerà l’inizio di una collaborazione più costruttiva.

Mauro decidendo di non reprimere i suoi bisogni e pensieri è riuscito a conquistare l’attenzione del suo supponente e burbero capo disponendolo maggiormente all’ascolto e all’attenzione dei suoi collaboratori”.

 

Paola Stangalini

paola.stangalini@georgia-crm.com

14 gennaio 2021

 


La morale della narrazione ...


La scena descritta è una delle tante situazioni che ogni giorno ci troviamo ad affrontare.

Essere assertivi sul posto di lavoro può risultare particolarmente difficile, spesso intimoriti dal possibile giudizio o atteggiamento di colleghi, dirigenti e clienti.

Tutti noi, nel nostro lavoro, trasferiamo valori, attitudini, necessità, ma anche pregiudizi, critiche e comportamenti non sempre costruttivi.

Comunicare assertivamente serve a trasmettere le nostre emozioni e i nostri bisogni.

Tacere o adottare atteggiamenti eccessivamente passivi serve solo a rimandare il problema senza trovare soluzione.

 

Il modo in cui ci poniamo di fronte al nostro interlocutore, è fondamentale.

Spesso la nostra condotta e la nostra comunicazione non soddisfano le nostre aspettative.

 

Prima di iniziare la conversazione, concentrati e pensa al messaggio che vuoi trasmettere al tuo interlocutore.

 

Riflettiamo…

 

·         Come fai a conquistare l’attenzione del tuo interlocutore?

Prima di iniziare il discorso, rivolgiti a chi hai di fronte chiamandolo per nome, così “catturerai” la sua attenzione e lo predisporrai all’ascolto.

·         Quanto conta il contatto visivo?

Guarda sempre negli occhi chi hai di fronte: dimostri interesse, accoglienza e apertura. Evita di cominciare un discorso mentre sei intento a fare altro: esempio mentre stai leggendo o rispondendo alle mail, ai messaggi sul telefono ecc.

Ricorda: non è solo questione di attenzione, ma anche di educazione!

·         Il tuo tono di voce è sempre adeguato?

Il tono della voce deve poter comunicare chiaramente il tuo messaggio e deve essere udito dall’interlocutore (senza però essere gridato).

·         Pronunci in modo chiaro ogni singola parola?

Ricorda di articolare chiaramente le parole che pronunci in modo tale che il loro significato sia chiaro e capibile fin dal primo istante.

·         Quanto presti attenzione all’intonazione della tua voce?

Modulare il tono della voce secondo necessità e circostanze aiuta a comunicare assertivamente. Utilizzare un tono troppo alto, potrebbe trasmettere aggressività, al contrario un tono troppo basso, insicurezza.

·         Capita mai che il tuo discorso cominci con queste espressioni?

Meglio evitare alcune espressioni come “eh, bho, mmm…”

Potresti erroneamente comunicare insicurezza e titubanza.

·         Hai mai pensato che la comprensione di un discorso sia legato alla velocità?

Evita di parlare troppo velocemente o troppo lentamente.

La velocità del discorso è importante!

Parlare troppo velocemente è controproducente, oltre che a trasmettere una sensazione di nervosismo e affanno, metterai in difficoltà il tuo interlocutore che si sentirà travolto dalle tue parole perdendone il reale significato. Al contrario parlare molto lentamente, potrebbe esprimere esitazione nonché annoiare e di conseguenza diminuire l’attenzione del tuo interlocutore. La velocità deve essere moderata.

Ricorda: l’assertività è un’abilità, la nostra genetica non ci porta a essere assertivi o non-assertivi dalla nascita, l’assertività viene appresa e allenata per tutta la vita e dipende da quanto le nostre abitudini e comportamenti vengono consolidati.

Una comunicazione assertiva è priva di aggressività, deve essere autentica, rispettosa ed efficace, finalizzata al raggiungimento dei propri obiettivi, senza mai offendere il nostro interlocutore.

Sviluppare questa abilità permette di comunicare costruttivamente le nostre opinioni personali, donandoci maggiore sicurezza e aiutandoci a risolvere abilmente situazioni conflittuali che la vita quotidiana ci impone.

Buon allenamento!!

Paola Stangalini

paola.stangalini@georgia-crm.com

14 gennaio 2021

 

 




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